Indossa burqa: multa da 500 euro a donna araba di Novara

Una donna araba dopo essere stata fermata e identificata dai Carabinieri di Novara rischia una multa di 500 euro poiché indossava il burqa. Un'ordinanza emessa dal sindaco, infatti, vieta l'uso del velo in pubblico. "A Novara non si può pensare di far quello che
si vuole, è necessario rispettare le nostre regole", ha affermato il sindaco Massimo Giordano, "l'applicazione di questa ordinanza è l'unico modo per ovviare al difficile percorso d'integrazione". Il burqa è il velo musulmano che copre interamente la figura femminile, lasciandone scoperti soltanto gli occhi. La donna è stata fermata venerdì nei pressi delle poste centrali. "Avevamo in corso una serie di controlli - spiegano i carabinieri alla Tribuna Novarese - e abbiamo fermato questa donna che era coperta integralmente. L'abbiamo identificata e ora valuteremo che provvedimenti adottare". L'ordinanza del sindaco, prima di essere firmata, era stata inviata al Ministero degli Interni che ne aveva vagliato il contenuto e proposto alcune osservazioni formali. "Il Ministero - spiega Cortese, comandante dei vigili urbani - è entrato negli aspetti puramente tecnici dell'ordinanza limitandone l'applicazione alle scuole, agli ospedali e agli edifici pubblici in genere. Nel caso specifico l'ordinanza verrà applicata proprio perché la donna si trovava all'ufficio postale, cioé in un edificio pubblico". Del resto ci si era trovati di fronte a casi simili con la moglie dell'Imam di Cremona e con una donna in provincia di Bergamo. "Con questa sanzione - aggiunge il sindaco Massimo Giordano - si passa dal provvedimento assunto all'inizio dell'anno con finalità di dissuasione, all'applicazione concreta dell'ordinanza, sintomo che c'è ancora qualcuno che non vuole capire che la nostra comunità non accetta e non vuole che si vada in giro in burqa". "E' chiaro - conclude - che mi auspicavo che non sarebbe stato necessario passare all'esecutività del testo e che il buon senso di tutti avrebbe garantito una convivenza più tranquilla. Mi spiace che non risulti già chiaro a tutti come l'aver indosso un abito che non consente il riconoscimento personale può essere tollerato tra le mura di casa, non nei luoghi pubblici, nelle scuole, in pullman o negli uffici postali".

Fonte: Tgcom24

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