L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Sfonda cranio a madre e si suicida
Ragusa, 23 mag. (tgcom) - Daniele Arestia, 37 anni, ha ucciso la madre sfondandole il cranio con lo stepper da palestra che aveva in casa. Poi si è accanito sul cadavere della 65enne Nunziata Pluchino con un coltello. Alla fine, si è tolto i vestiti sporchi di sangue e nudo è fuggito di casa. Si è tolto la vita pugnalandosi con lo stesso coltello a poche decine di metri dall'abitazione. E' ancora un mistero il movente del delitto avvenuto a Ragusa. La polizia ha ricostruito la scena del matricidio-suicidio in base agli indizi trovati nell'appartamento, in via Anfuso a Ragusa, dove la scorsa notte si è consumata la tragedia familiare. Resta il giallo del movente, su cosa abbia scatenato la furia omicida di un uomo che i vicini di casa descrivono come una persona "normale, affabile, gentile, educata e di buon cuore". Gli investigatori ipotizzano un raptus, forse l'omicida-suicida soffriva di depressione. La madre, Nunziata Pluchino, è stata trovata morta nel suo appartamento al sesto piano del palazzo di via Anfuso. A scoprire il cadavere è stata la figlia che ogni mattina era solita andare a trovare la madre nella sua abitazione. Quando è arrivata davanti il portone, la donna ha visto alcune le macchie di sangue, ha suonato al citofono, ma nessuno ha risposto, così ha telefonato col cellulare ma il telefono squillava a vuoto. A quel punto ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno trovato il corpo in una pozza di sangue. Il cadavere del figlio della donna, Daniele, è stato invece scoperto a circa 300 metri dall'abitazione, in un prato: era nudo, con ferite da taglio al petto, la gola squarciata e accanto al cadavere il coltello, l'arma del matricidio-suicidio. (tgcom)
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