Taranto, 22 mag. (Corriere della Sera) - È giallo a Taranto per il presunto rapimento di un neonato che una giovane di 19 anni sostiene di aver trovato vivo in una busta posata in un cassonetto dei rifiuti ieri pomeriggio in via Minniti e di averlo consegnato a un uomo per portarlo all’ospedale «Ss. Annunziata», distante poche decine di metri. Secondo il racconto la 19enne ha sentito il vagito e si è accorta della presenza del piccolo. Poi ha chiamato un signore in jeans e maglietta che era poco distante, pensando fosse un dipendente della struttura sanitaria, e insieme hanno preso la busta dal cassonetto. Il piccolo era vivo e aveva indosso una maglietta verde. I due sarebbero entrati poi in ospedale insieme ma, dopo aver varcato il cancello d'ingresso, la ragazza, forse spaventata, ha deciso di andarsene e ha lasciato solo l'uomo con il piccolo. Ma il neonato in ospedale non è mai arrivato. I carabinieri hanno raccolto la segnalazione della giovane, che non risulta avere problemi psichici ed è considerata attendibile dagli inquirenti, e diffuso l’identikit del presunto rapitore.
L’uomo ha l’apparente età di 40-45 anni, fronte spaziosa e capelli lunghi brizzolati. Indossava, secondo la descrizione della testimone, un jeans e una maglietta e sostava proprio davanti all’ingresso dell’ospedale. «La giovane - ha dichiarato all'Ansa Francesco Guzzo, comandante della compagnia carabinieri - dice di aver creduto che l’uomo a cui affidava il neonato lavorasse nel nosocomio. Ha poi aggiunto di aver appreso tramite un amico che lavora al servizio di pronta emergenza 118 che al pronto soccorso dell’ospedale non era stato portato alcun neonato. A quel punto si è rivolta a noi. Non ci sono altri testimoni». (Corriere della Sera)
Nessun commento:
Posta un commento