Geusa, confermata condanna madre

Perugia, 10 giu. (tgcom) - La Corte d'assise d'appello di Perugia ha confermato la condanna a 15 anni di reclusione (tre condonati) per Tiziana Deserto, accusata di concorso nell'omicidio della figlia Maria Geusa. La donna è stata assolta dall'accusa di maltrattamenti ma i giudici hanno comunque confermato la pena inflitta in primo grado riguardo al concorso in omicidio. La Deserto, condannata anche per concorso nella violenza sessuale subita dalla figlia, non era presente in aula al momento della lettura della sentenza. Dopo avere ribadito la sua innocenza in una breve dichiarazione spontanea davanti ai giudici, ha quindi deciso di tornare in Puglia con il marito e la madre per raggiungere alcuni parenti. Al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore generale aveva chiesto per la Deserto una condanna a 19 anni di reclusione. La donna - difesa dagli avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli - si è invece sempre proclamata innocente. Per l'omicidio di Maria Geusa, uccisa a Città di Castello il 6 aprile del 2004, quando aveva 2 anni e 7 mesi, è stato condannato definitivamente all'ergastolo l'imprenditore Giorgio Giorni."Avvocato, io sono innocente. Mi aspettavo di essere completamente assolta". Tiziana Deserto ha accolto con queste parole, parlando con uno dei suoi difensori, la sentenza. La donna non era presente in aula, la decisione dei giudici le è stata comunicata dall'avvocato Eugenio Zaganelli, mentre in treno raggiungeva i parenti in Puglia, a Latiano, con il marito Massimo Geusa e la madre. (tgcom)

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