Otto misure cautelari in carcere e 22 perquisizioni in numerose città italiane. Più di sessanta i finanzieri impegnati. Sono questi i numeri dell'operazione della guardia di finanza nell'ambito del dissesto Agile-Eutelia. Alla base dei blitz delle Fiamme gialle c'è la ricostruzione di un articolato sistema di frode che avrebbe portato l'importante gruppo societario operante nel settore delle telecomunicazioni e dell'information technology ad una situazione di gravissimo dissesto economico finanziario e di insolvenza per milioni di euro anche nei confronti di migliaia di lavoratori. L'attività odierna è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. La Guardia di Finanza ha reso noto che gli otto indagati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere hanno acquistato numerose società con alcune migliaia di dipendenti ed hanno posto in essere una colossale operazione dolosa volta tra l'altro a cagionare il fallimento della società Agile al fine di spogliarla dei suoi asset e di sottrarre la garanzia ai creditori più importanti, i circa 2000 dipendenti. In tale ambito gli indagati hanno provveduto alla distrazione di complessivi 11.179.989 euro dalla Agile S.r.l. ed alla sottrazione di crediti della stessa società, ceduti senza corrispettivo a garanzia di obbligazioni assunte da altri soggetti, per un valore pari a 5.529.543 euro. In pratica gli stessi concorrevano a cagionare il dissesto della Agile S.r.l. con una pluralità di azioni dolose finalizzate alla spoliazione della società. Otto degli indagati, riferiscono le fiamme gialle, sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere in ragione delle responsabilità gravi e dirette e delle cariche ricoperte nel tempo nell'ambito della compagine societaria sottoposta ad indagini.
Fonte: Il Tempo
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