Ristabiliremo l'ordine e l'autorità dello Stato. Lo ha detto il ministro dell'Interno francese, Brice Hortefeux, in visita oggi pomeriggio a La Villeneuve, a Grenoble. Lo riporta il sito internet del quotidiano 'Le Figaro'. La scorsa notte, il quartiere è stato teatro di violenti
scontri tra i giovani della zona e la polizia, che aveva ucciso un rapinatore nel corso di uno scontro a fuoco. "Bisogna reagire velocemente. E quando dico velocemente, voglio dire subito. E' così che ristabiliremo l'ordine pubblico e l'autorità dello Stato" ha dichiarato Hortefeux. "Ho chiesto al prefetto di fare il possibile per mettere in sicurezza il quartiere e ho chiesto rinforzi per la polizia giudiziaria e investigativa" ha aggiunto. "C'è una realtà semplice e chiara nel Paese: i mascalzoni e i delinquenti non hanno un avvenire perché la forza pubblica finisce sempre per avere la meglio" ha concluso il ministro. Ieri sera, gli incidenti sono scoppiati intorno alle 23.30 a La Villeneuve, quartiere popolare di Grenoble dove era nato Karim Boudouda, il rapinatore ucciso la notte precedente. E' dopo una preghiera recitata in serata da un imam, ascoltata in silenzio da una cinquantina di giovani riunitisi in un parco, che la situazione è degenerata. Un gruppo di teppisti ha attaccato un tram armato di mazze da baseball e sbarre di ferro; poi 50-60 macchine sono state incendiate; un concessionario di automobili è stato saccheggiato e dato alle fiamme. Una persona è stata arrestata. Ventisette anni, Karim Boudouda, già condannato tre volte per rapina a mano armata, è morto durante un inseguimento della polizia, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì: il giovane fuggiva dal casinò di Uriage-les-Bains, vicino a Grenoble. Con un complice (tuttora ricercato) si era fatto versare l'intero contenuto della cassa (tra i 20 e i 40 mila euro) sotto la minaccia delle armi. La sua fuga si è conclusa proprio nel suo quartiere. Secondo la polizia, ad aprire il fuoco sarebbero stati i rapinatori: una versione contestata dai giovani della banlieue.
scontri tra i giovani della zona e la polizia, che aveva ucciso un rapinatore nel corso di uno scontro a fuoco. "Bisogna reagire velocemente. E quando dico velocemente, voglio dire subito. E' così che ristabiliremo l'ordine pubblico e l'autorità dello Stato" ha dichiarato Hortefeux. "Ho chiesto al prefetto di fare il possibile per mettere in sicurezza il quartiere e ho chiesto rinforzi per la polizia giudiziaria e investigativa" ha aggiunto. "C'è una realtà semplice e chiara nel Paese: i mascalzoni e i delinquenti non hanno un avvenire perché la forza pubblica finisce sempre per avere la meglio" ha concluso il ministro. Ieri sera, gli incidenti sono scoppiati intorno alle 23.30 a La Villeneuve, quartiere popolare di Grenoble dove era nato Karim Boudouda, il rapinatore ucciso la notte precedente. E' dopo una preghiera recitata in serata da un imam, ascoltata in silenzio da una cinquantina di giovani riunitisi in un parco, che la situazione è degenerata. Un gruppo di teppisti ha attaccato un tram armato di mazze da baseball e sbarre di ferro; poi 50-60 macchine sono state incendiate; un concessionario di automobili è stato saccheggiato e dato alle fiamme. Una persona è stata arrestata. Ventisette anni, Karim Boudouda, già condannato tre volte per rapina a mano armata, è morto durante un inseguimento della polizia, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì: il giovane fuggiva dal casinò di Uriage-les-Bains, vicino a Grenoble. Con un complice (tuttora ricercato) si era fatto versare l'intero contenuto della cassa (tra i 20 e i 40 mila euro) sotto la minaccia delle armi. La sua fuga si è conclusa proprio nel suo quartiere. Secondo la polizia, ad aprire il fuoco sarebbero stati i rapinatori: una versione contestata dai giovani della banlieue.
Fonte: AP Com
Foto: Ansa
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