Blitz contro campo mais Ogm: Coldiretti, arresto fino a 3 anni per chi coltiva in Italia

A un mese dal primo sequestro e a pochi giorni dal secondo, quando ancora manca l’ufficialità delle analisi effettuate dalla forestale regionale (per conto della Procura di Pordenone) e dagli ispettori del Ministero, i disobbedienti sono passati all’azione. Dopo aver presentato un esposto – il 28 aprile scorso – che a loro avviso non ha avuto gli esiti attesi, hanno scelto di fare giustizia alla terra. In 60, provenienti da Trieste, Gorizia, ma soprattutto dai centri sociali del Veneto (Venezia e Padova soprattutto) sono arrivate a Vivaro una decina di auto. La comitiva, in un paese di mille anime, non è passata inosservata, ma l’avviso a carabinieri e polizia è arrivato troppo tardi per fermare l’assalto. Indossata la tuta, nonostante la temperatura segnasse 30 gradi, i disobbedienti sono entrati in azione. In Italia e' vietato coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm) e le trasgressioni sono punite con la pena dell'arresto da 6 mesi a tre anni o l'ammenda fino a 100 milioni di lire piu' la sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni (D.Lgs. 24 aprile 2001 n. 212, in attuazione delle direttive 98/95/CE e 98/96/CE concernenti la commercializzazione dei prodotti sementieri, il catalogo comune delle varieta' delle specie di piante agricole e relativi controlli. E' quanto ricorda la Coldiretti in riferimento alla "autodenuncia" di semina di mais ogm avvenuta il 25 aprile scorso in Friuli dove sono stati distrutti i campi coltivati da parte dei movimenti no global. E' chiaro - sottolinea la Coldiretti - che l'illegalita' va condannata sempre anche quando come in questo caso, viene attuata per porre fine ad altra illegalita' ma bisogna anche prendere atto che non c''e' stata da parte delle Istituzioni la stessa tempestivita' avuta nel condannare il gesto dei no global, anche nel contrastare l'illegalita' originaria lasciando libere le piante di crescere con il rischio che la maturazione del mais e la conseguente disseminazione di polline possa provocare una contaminazione che avrebbe un impatto devastante sull'ambiente, sulla fauna selvatica, su altri ambiti agricoli e che non potrebbe essere limitato ai confini amministrativi dei comuni o della regione coinvolta, come ha fatto notare la task force di 27 organizzazioni per una Italia libera da Ogm.

Via: AGI

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