La rivolta che minaccia il potere di Hosni Mubarak era stata pianificata da tre anni, con il sostegno segreto degli Stati Uniti. Un file redatto il 30 dicembre 2008 dall'ambasciata americana al Cairo e reso noto dal Telegraph, descrive il contenuto di un incontro tra un attivista del Movimento 6 aprile, protagonista delle proteste di questi giorni, e i diplomatici di Washington. "Diverse forze di opposizione", si legge nel memo dell'ambasciatore Margaret Scobey, "hanno siglato un piano tacito per la transizione a una democrazia parlamentare, con una presidenza debole e un parlamento e un primo ministro forti, prima delle elezioni presidenziali del 2011". Il piano, prosegue Scobey, "e' talmente delicato da non poter essere messo per iscritto". Cosi', anche la stessa identita' del giovane attivista, avvertiva la diplomatica, avrebbe dovuto restare "segreta" per timore di "ritorsioni" da parte delle autorita' egiziane al suo rientro in patria da un viaggio negli Stati Uniti. Washington, infatti, aveva provveduto a far partecipare il giovane - che si era guadagnato la fiducia americana anche per le torture inflittegli dal regime anni prima- a un "summit" di giovani attivisti organizzato a New York dal Dipartimento di Stato, dal 3 al 5 dicembre 2008.
Via: AGI