Dopo i funerali nella basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma, la salma del primo caporal maggiore degli alpini Matteo Miotto, ucciso da un cecchino in Afghanistan la mattina del 31 dicembre scorso, è
arrivata a Thiene, la sua città natale in Veneto, dove è stato dichiarato il lutto cittadino e dove oggi si terranno i funerali privati. "Un generoso cuore d'alpino". Così ha ricordato Matteo Miotto monsignor Livio Destro, vicario del vescovo di Padova, nell'omelia dei funerali per il giovane militare. "Con il suo ottimismo - ha proseguito monsignor Destro - Matteo aveva contagiato i suoi compagni in quella terra ferita. Era il suo stile di vita che aveva ereditato dal nonno". La cerimonia è al Duomo della cittadina veneta, in cui Miotto era nato 24 anni fa, per le esequie in forma privata. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa e quello delle Riforme
Umberto Bossi hanno annunciato la loro presenza alla tumulazione della salma nel cimitero della cittadina vicentina, nell'area dedicata ai caduti in guerra. A Thiene serrande abbassate in segno di lutto e due maxischermi per permettere ai cittadini di seguire le cerimonie. In mattinata è stato un flusso ininterrotto di commilitoni e gente comune, che hanno sfilato davanti alla bara del militare avvolta nel tricolore.
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