E' di sei feriti, il bilancio dell'attentato contro una pattuglia italiana nei pressi di Sidone, in Libano. Contrariamente a quanto emerso in precedenza da fonti della Difesa, quindi, ''non si registrano morti in conseguenza dell'esplosione
dell'ordigno fatto deflagrare al passaggio dell'autocolonna italiana. In serata anche il militare che aveva riportato le ferite più gravi è stato giudicato ''fuori pericolo'', secondo il medico dell'ospedale 'Hammud' dove sono stati trasferiti i militari. Gli altri cinque, ha confermato il medico nel suo ultimo bollettino, ''hanno riportato ferite non gravi''. Erano quattro i veicoli del convoglio del contingente Unifil obiettivo dell'attentato. Secondo 'al-Arabiya' la deflagrazione e' stata molto potente e ha distrutto l'ultimo veicolo del convoglio e colpito il terzo. Secondo la tv di Hezbollah, al-Manar, l'esplosione ha centrato l'ultimo veicolo, su cui viaggiavano quattro militari. "Al momento nessun gruppo ha rivendicato l'attentato" riferisce ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL il colonnello Lorenzo Cucciniello, rappresentate dell'Unifil a Beirut. L'esplosione di questo pomeriggio e' avvenuta nel giorno in cui in Libano i caschi blu hanno partecipato a una cerimonia al quartier generale di Naqura in vista della Giornata internazionale dei peacekeeper delle Nazioni Unite.
Foto: Army Recognition
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