Non saranno le proteste a fermare la realizzazione dell'opera Torino-Lione. "Abbiamo ascoltato tutti, sentito le ragioni delle diverse parti e lavorato per arrivare a soluzioni condivise - ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando con alcuni parlamentari della maggioranza - ma ora non si può più perdere tempo altrimenti rischiamo di restare fuori dall'Europa e questo sarebbe inaccettabile". Anche il ministro del lavoro Maurizio Sacconi ritiene che "non debba essere consentito a una minoranza di fermare un'opera che tantissima parte del Paese e del territorio ritiene assolutamente necessaria". Che per l'Italia si tratti di una priorità lo dice anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli, proprio mentre in Val di Susa l'avvio del primo cantiere della Tav è stato accompagnato da scontri con feriti tra polizia e no tav. Ma l'intervento delle forze dell'ordine, difeso dal ministro dell'Interno Roberto Maroni ("si sono comportate molto bene"), fa scoppiare la polemica politica, con l'opposizione che chiede che le infrastrutture non si costruiscano con il manganello.
Via: LEGGO
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