A 82 anni, classificata come codice verde, ''è rimasta per 21 ore su una sedia rotelle al pronto soccorso del San Camillo'' ed è morta dopo 48 ore per un'emorragia cerebrale. A denunciarlo è la figlia che spiega al 'Messaggero': ''Non vogliamo soldi, non
vogliamo nulla, vogliamo solo fare sapere come si muore negli ospedali romani. E' l'unico modo per ricordare nostra madre''. E aggiunge: ''Ha vissuto le sue ultime ore in modo indegno, insieme a decine di altre persone sofferenti ammassate in pronto soccorso, senza che i medici per molte ore la visitassero. Non è giusto morire così''. ''Comprendo il dolore delle figlie'', replica al quotidiano il direttore generale dell'ospedale. ''Purtroppo - aggiunge - la signora aveva una condizione molto difficile, non solo per l'età: l'obesità, il diabete, la neuropatia. Appena arrivata aveva la tipica condizione del problema cardiaco, le è stato fatto l'elettrocardiogramma, anche alla luce dell'ischemia cardiaca che aveva avuto in passato. Quando è stata sottoposta alla Tac è emersa una emorragia cerebrale. E' stata visitata dal neurochirurgo e purtroppo non era possibile operare''.
vogliamo nulla, vogliamo solo fare sapere come si muore negli ospedali romani. E' l'unico modo per ricordare nostra madre''. E aggiunge: ''Ha vissuto le sue ultime ore in modo indegno, insieme a decine di altre persone sofferenti ammassate in pronto soccorso, senza che i medici per molte ore la visitassero. Non è giusto morire così''. ''Comprendo il dolore delle figlie'', replica al quotidiano il direttore generale dell'ospedale. ''Purtroppo - aggiunge - la signora aveva una condizione molto difficile, non solo per l'età: l'obesità, il diabete, la neuropatia. Appena arrivata aveva la tipica condizione del problema cardiaco, le è stato fatto l'elettrocardiogramma, anche alla luce dell'ischemia cardiaca che aveva avuto in passato. Quando è stata sottoposta alla Tac è emersa una emorragia cerebrale. E' stata visitata dal neurochirurgo e purtroppo non era possibile operare''.
Via: Il Messaggero
Nessun commento:
Posta un commento