II Carabinieri hanno eseguito sette misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Bologna su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti.
Tra le vittime figurerebbero anche ragazzine minorenni coinvolte in "festini" che avvenivano nella residenza di un noto imprenditore, chiamata "Villa inferno". Tra le persone coinvolte nell'indagine, un agente immobiliare e un ex politico, che sono ai domiciliari. Per il proprietario della villa, che si trova tra Pianoro e Rastignano, è invece scattata la custodia in carcere. A quattro persone, tra cui un ingegnere, è stata applicata la misura dell'obbligo di firma. Coinvolti poi anche un avvocato e un ristoratore. La loro posizione sarebbe meno grave perché non coinvolti nell'organizzazione dei festini ma semplici partecipanti. L'indagine è partita dalla denuncia della mamma di una delle vittime, una 17enne, che aveva visto dei video nel cellulare della figlia in cui era ripresa mentre faceva sesso di gruppo. La ragazza ha sostenuto, in sede di denuncia, di aver partecipato a uno dei festini in cui, dopo aver assunto un grande quantitativo di cocaina, non più lucida, sarebbe stata coinvolta in atti sessuali mentre non era in grado di opporre resistenza. Altri filmati delle serate a base di orge e droga circolerebbero in rete.
Via: AdnKronos
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