Con l'accusa di aver truffato l'Inps per un importo di circa 2 milioni di euro, i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato cinque persone. Nei loro confronti e' stata emessa ordinanza di custodia cautelare per truffa. Gli indagati si
impossessavano delle comunicazioni di emissione di bonifici indirizzate dall'Inps ai legittimi titolari, dei quali ottenevano poi le generalità complete e se ne servivano per incassare il titolo nelle agenzie postali e istituti di credito. Le indagini dell'Arma che hanno portato all'operazione, denominata "Identità nascoste", erano iniziate nel 2009, ed hanno consentito di smantellare un sistema che prevedeva l'acquisizione, da parte degli arrestati, dei dati anagrafici dei legittimi titolari. Gli indagati, in particolare, ricavavano le informazioni dalle comunicazioni di emissione di bonifici inviate dall'Inps. Successivamente, tramite persone vicine all'organizzazione che si servivano di documenti falsi, gli assegni venivano ritirati tranquillamente presso le agenzie postali e gli istituti di credito. A uno dei cinque arrestati, già detenuto per altri fatti, il provvedimento è stato notificato nel carcere dell'Ucciardone.
impossessavano delle comunicazioni di emissione di bonifici indirizzate dall'Inps ai legittimi titolari, dei quali ottenevano poi le generalità complete e se ne servivano per incassare il titolo nelle agenzie postali e istituti di credito. Le indagini dell'Arma che hanno portato all'operazione, denominata "Identità nascoste", erano iniziate nel 2009, ed hanno consentito di smantellare un sistema che prevedeva l'acquisizione, da parte degli arrestati, dei dati anagrafici dei legittimi titolari. Gli indagati, in particolare, ricavavano le informazioni dalle comunicazioni di emissione di bonifici inviate dall'Inps. Successivamente, tramite persone vicine all'organizzazione che si servivano di documenti falsi, gli assegni venivano ritirati tranquillamente presso le agenzie postali e gli istituti di credito. A uno dei cinque arrestati, già detenuto per altri fatti, il provvedimento è stato notificato nel carcere dell'Ucciardone.
Via: TMNews
Foto archivio
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