Arrestato boss Arena, ai poliziotti: bravi ma stavo qui da 20 anni

Il latitante Giovanni Arena, 56 anni, ritenuto esponente di Cosa nostra e a capo dell'omonima famiglia mafiosa, e' stato arrestato da agenti della squadra mobile di Catania. Inserito nell'elenco dei 30 latitanti piu' pericolosi d'Italia, era latitante dal 1993 quando
sfuggi' all'operazione Orsa maggiore contro la cosca Santapaola. Condannato all'ergastolo in contumacia, era ricercato anche per associazione mafiosa, detenzione di armi e traffico di droga. Arena era in un appartamento al secondo piano di uno stabile a poche decine di metri dal cosi' detto "palazzo di cemento" del popoloso quartiere di Librino del capoluogo etneo. Secondo quanto si è appreso, era da solo. "Questa volta siete stati bravi... da vent'anni sono in questa casa...", ha detto Giovanni Arena ai poliziotti che lo hanno ammanettato. Ritenuto esponente di spicco dalla cosca Santapaola è stato accusato di avere avuto un ruolo nell'attentato incendiario che il 18 gennaio 1990 distrusse la sede della Standa, allora di proprietà del gruppo Berlusconi, nella centrale via Etnea a Catania. Da quell'accusa Arena è stato prosciolto. Il latitante è stato condannato in contumacia all'ergastolo il 28 maggio 2003 nel processo Orione 5, per l'uccisione di Maurizio Romeo, esponente della cosca rivale dei Ferrera, noti come 'Cavaduzzu', avvenuto ad Aci Castello il 31 ottobre 1989.

Fonti: AGI | LEGGO

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