Dopo i gravi crolli dello scorso anno, torna l'allarme negli scavi archeologici di Pompei, uno dei tesori più importanti del patrimonio culturale italiano. Stando agli esiti del sopralluogo effettuato dalla sovrintendenza, si ridimensiona la gravità del crollo verificatosi a Pompei, che ha però destato il nuovo allarme dei tecnici. L'Associazione nazionale archeologi ha espresso "rammarico e rabbia" per la notizia dell'ennesimo crollo a Pompei dopo un anno dal crollo della Schola Armaturarum, che destò tanto scalpore in Italia e all'estero. A cedere sarebbero state alcune delle pietre che rivestivano il muro di cinta in opus incertum, di epoca romana, situato in una parte a Nord degli scavi archeologici, nella zona di Porta di Nola. A terra sono rimasti circa tre metri cubi di macerie. Si pensa che la causa possa essere dovuta alle infiltrazioni d'acqua. Niente a che vedere, quindi, con il crollo che ha interessato il 6 novembre scorso la casa dei Gladiatori. Nei prossimi giorni per Pompei potrebbero arrivare dall'Ue 105 milioni per finanziare nuovi cantieri, progetti di manutenzione e di restauro per il sito archeologico di Pompei. L'annuncio potrebbe arrivare anche il prossimo 26 ottobre, quando il commissario europeo per le Politiche regionali Johannes Hahn sarà in Italia proprio per visitare Pompei, la prima volta del genere a livello di Ue.
Via: Tmnews
Foto: Fanpage
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