A poco meno di una settimana dal 9 ottobre, data prevista per l’avvio alla compilazione del questionario per il 15° Censimento Istat del 2011, dilagano le polemiche e le richieste di chiarezza da parte dei cittadini. Il testo, infatti, per i consumatori risulta troppo complicato, di difficile lettura. Qualcuno accusa i Comuni: "avrebbero dovuto informare gli utenti". E intanto sono migliaia le richieste di aiuto nella compilazione delle 84 domande, da parte dei cittadini alle associazioni di consumatori: "Dobbiamo constatare che i quesiti risultano lacunosi e complicati, soprattutto per le persone più anziane, gli stranieri che non comprendono a pieno la lingua e le persone meno colte. Di fatto - spiega Carlo Pileri, presidente dell’Adoc - è mancata l’informazione. Sarebbe stato opportuno utilizzare vocaboli più semplici e un formato di scrittura più grande. Mancano, inoltre, argomenti importanti per l’Italia di oggi come la sanità, l’assistenza domiciliare e le badanti, la raccolta dei rifiuti o le spese per il mutuo". Il censimento è un dovere di tutti i cittadini e rispondere al questionario è obbligatorio. In caso di mancato invio, partiranno le sanzioni: si va dai 200 ai 2000 euro per tutti coloro che si rifiuteranno di compilare l’intero modulo o solo alcune parti, o per chi dovesse dichiarare il falso.
Via: LEGGO
Foto: Censimento 2011
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