Il nome e il volto del responsabile dell'omicidio di Yara Gambirasio, sembra sia legato esclusivamente ai laboratori di analisi biologiche degli investigatori. Il Dna è l'unico elemento, a questo punto, fondamentale per identificare il colpevole della 13enne di Brembate di Sopra uccisa il 26 novembre dello scorso anno. A quanto pare, infatti, il comandante dei Ris di Parma, colonnello Pietro Lago, si è recato negli Stati Uniti con il Dna dell'omicida consegnandolo all'Fbi. Le tracce, quattro per l'esattezza, erano state rinvenute sugli indumenti di Yara trovata nel campo di Chignolo d'Isola. L'indiscrezione, non confermata ma neppure smentita, è riportata dall'Eco di Bergamo. I reperti biologici di Yara sarebbero arrivati negli Stati Uniti nelle scorse settimane e la risposta dell'Fbi potrebbe arrivare nei prossimi mesi. Delle quattro tracce trovate sui vestiti della giovane di Brembate due sono certamente dell'assassino: quella trovata sui leggings e quella sugli slip, zone dove difficilmente possono depositarsi se non per un contatto intenzionale. Grazie alla tecnologia investigativa statunitense, che potrebbe fornire preziose informazioni, si tenta di risalire al colore degli occhi e ad altre caratteristiche fisiche del killer.
Via: Tgcom
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