L'autoerotismo davanti ad una minorenne va condannato al pari di uno stupro. Lo ha stabilito la Cassazione, rendendo definitiva una condanna a due anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di un 55enne della capitale colpevole di aver toccato, su un autobus della linea 70, il ginocchio di una undicenne con la mano o con la gamba e, contemporaneamente, di avere infilato le mani nei pantaloni cominciando ad alzare e ad abbassare la lampo degli stessi fino a romperla. La ragazzina, come spiega la sentenza 45950 della Terza sezione penale, non aveva compreso il significato dei gesti compiuti dall'uomo ma era rimasta "profondamente turbata". Inutile il ricorso dell'uomo, gia' condannato a due anni dalla Corte d'appello di Roma, nel dicembre 2010. La Cassazione, osserva che "la condotta dell'uomo era finalizzata alla soddisfazione di un impulso sessuale e che vi e' stato il coinvolgimento del corpo della bambina, sia pure a livello del ginocchio". Irrilevante, poi, il fatto che l'uomo non avesse sfiorato una 'zona erogena' "perche' e' evidente che per i bambini non puo' essere adottato lo stesso metro di valutazione riferito agli adulti per quanto riguarda quelle predette specifiche parti del corpo".
Via: Libero Quotidiano
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