Fisco: presidente Corte Conti, lotta alla corruzione è insufficiente

L'Italia, nella lotta alla corruzione, che "inquina e distrugge il mercato, non arriva alla sufficienza". È drastico il giudizio di Luigi Giampaolino, dal luglio 2010 presidente della Corte dei Conti. Che non vede, innanzitutto, "un vero, reale, profondo, sostanziale rivolgimento morale" rispetto alla "mala amministrazione". Per Giampaolino, nella lotta alla corruzione l'Italia raggiunge "meno della sufficienza, perche' si e' proseguito sostanzialmente con un'azione, peraltro episodica, soltanto repressiva. La lotta alla corruzione dev'essere invece di sistema. Deve iniziare dalla selezione qualitativa e di merito degli operatori. Proseguire con il controllo e la vigilanza sul loro operato". Sebbene "la pubblica amministrazione, anche a seguito della crisi economica, sembra che miri ad avere maggiore consapevolezza della situazione di privilegio in cui talvolta si trova", sottolinea il presidente. In merito ai provvedimenti in tema di lotta all'evasione fiscale contenuti nel decreto manovra, Giampaolino spiega che la finanziaria e' "molto fondata sulle entrate e su un rilevante aumento della pressione fiscale. La lotta all'evasione rientra in tale strategia, anche se non va dimenticato che quanto piu' viene elevata la pressione fiscale, tanto piu' vi e' pericolo d'evasione".

Via: La Repubblica
Foto: La Stampa

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