I carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato un laboratorio abusivo di analisi cliniche-citologiche. La struttura, secondo quanto accertato, impiegava attrezzature e dispositivi non standardizzati, il che comprometteva gli esiti degli esami, tra i quali il pap-test fondamentale per la scoperta preventiva del tumore dell'utero. Il falso biologo aveva a disposizione migliaia di vetrini, confezioni di colorante citoplasmatico e microscopi. Secondo stime delle forze dell'ordine, sarebbero circa cinquemila le pazienti vittime del raggiro che ha portato al sequestro di materiali per un valore complessivo di mezzo milione di euro. A gestire il laboratorio era un ex dipendente dell'ospedale Civico di Palermo con l'aiuto della figlia biologa, in servizio presso uno dei centri autorizzati della città. Le apparecchiature non autorizzate sono state ritrovate all'interno dei locali dell'abitazione privata dell'uomo, in assenza dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maurizio Agnello, hanno portato alla contestazione del reato di esercizio abusivo della professione per il tecnico, oltre alla mancanza delle autorizzazioni e dei requisiti strutturali.
Via: TG Com
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