Sequestro Urru, mandato di cattura per capo cellula e mediatore

Il Tribunale di Nouakchott ha spiccato un mandato di cattura internazionale nei confronti di quattro persone tra le quali risultano esserci anche il leader della cellula jihadista che ha rivendicato il sequestro dell'italiana, Rossella Urru, avvenuto il 23 ottobre in
Algeria, e un noto mediatore che ha contribuito al rilascio di diversi ostaggi finiti nelle mani di al-Qaeda nel Maghreb islamico. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa mauritana 'Ani', i mandati di cattura internazionali riguardano quattro cittadini mauritani. Il primo è Hamad Ould Mohammed al-Kheir, noto col nome di battaglia di Abu al-Qaaqa, leader della formazione fuoriuscita da al-Qaeda denominata "Jamaa Tawhid wa al-Jihad fi Afriqiya al-Gharbiya", che ha rivendicato il sequestro della Urru. Il secondo nome è quello di Mustafa Chafi, noto mediatore per i sequestri effettuati in passato da al-Qaeda nel Maghreb islamico. Il terzo è quello di uno dei capi di al-Qaeda nel Sahara, al-Hasan Ould Khalil conosciuto col nome di battaglia di Jalibib. Il quarto è invece un semplice militante di al-Qaeda che viene chiamato Fawaz. Chafi è famoso nella regione per essere consigliere speciale del presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré. In passato è stato negoziatore con al-Qaeda per la liberazione dell'italiano Sergio Cicala e della moglie Philmene Kaboré, rapiti in Mauritania a fine 2009.

Fonte: Adnkronos

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