Uno studente di 19 anni, contattava via Messenger e via Facebook ragazzine adolescenti e da 15 era riuscito a ottenere fotografie e video a luci rosse. Poi avrebbe minacciato una 14enne di divulgare i file se non avesse avuto un rapporto sessuale con lui. Ora per il ragazzo, C. L. P. posto agli arresti domiciliari lo scorso agosto per tentata violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico, è arrivata la richiesta di condanna a 2 anni e mezzo di reclusione. La richiesta è stata formulata dal pubblico ministero Giovanni Polizzi al giudice per l'udienza preliminare Elisabetta Meyer davanti al quale è in corso il procedimento con rito abbreviato, che in caso di condanna concede lo sconto di un terzo della pena. Nel quantificare la pena, il pm ha tenuto conto del fatto che il 19enne ha confessato tutto, che ha risarcito l'unica delle tre vittime identificate che si è costituita parte civile, e della sua giovane età. Il gup emetterà la sentenza l'8 febbraio. L'inchiesta è partita proprio dalla denuncia della 14enne, residente a Milano. Oltre alla denunciante, due ragazzine di 13 e 15 anni che però non si sono costituite contro lo studente.
Via: LEGGO
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