I sub e i sommozzatori hanno ripreso le ricerche nel relitto della Costa Concordia, arenata all'isola del Giglio. Le ricerche erano state sospese ieri perchè lo scafo si era mosso di 4 centimetri, e per il mare agitato. Stamane i palombari della Marina
Militare hanno aperto un nuovo varco al ponte 5, piazzando microcariche di esplosivo. Secondo il commissario delegato all'emergenza Franco Gabrielli, "ci vorranno dai 7 ai 10 mesi per la rimozione" della nave". "Per quel che riguarda la rimozione del relitto, - ha detto Gabrielli - la Costa sta predisponendo il capitolato. Questo verrà rivolto alle poche società al mondo specializzate in questo settore, che presenteranno i loro progetti. E Costa ne sceglierà uno. Solo per questi passaggi non ci vorranno meno di due mesi". Le due possibilità sono: o la "demolizione" in loco, o la rimessa in asse della nave, che verrebbe poi trainata altrove. Sulla nave allo stato ci sono quasi 2.400 tonnellate di carburante e olii vari, oltre ad altre quantità di possibili inquinanti. Attorno al Concordia è stata stesa una rete di panne per delimitare lo specchio marino e la società specializzata olandese Smit è sul posto per le operazioni di estrazione del carburante.
Militare hanno aperto un nuovo varco al ponte 5, piazzando microcariche di esplosivo. Secondo il commissario delegato all'emergenza Franco Gabrielli, "ci vorranno dai 7 ai 10 mesi per la rimozione" della nave". "Per quel che riguarda la rimozione del relitto, - ha detto Gabrielli - la Costa sta predisponendo il capitolato. Questo verrà rivolto alle poche società al mondo specializzate in questo settore, che presenteranno i loro progetti. E Costa ne sceglierà uno. Solo per questi passaggi non ci vorranno meno di due mesi". Le due possibilità sono: o la "demolizione" in loco, o la rimessa in asse della nave, che verrebbe poi trainata altrove. Sulla nave allo stato ci sono quasi 2.400 tonnellate di carburante e olii vari, oltre ad altre quantità di possibili inquinanti. Attorno al Concordia è stata stesa una rete di panne per delimitare lo specchio marino e la società specializzata olandese Smit è sul posto per le operazioni di estrazione del carburante.
Via: Reuters
Foto: BT
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