Proteste in Afghanistan per le copie del Corano bruciate in una base militare americana. Almeno tre assalitori sono morti e altri 47 sono rimasti feriti nell'attacco di un complesso delle Nazioni Unite a Kunduz, nel nord dell'Afghanistan. Le
proteste sono riprese questa mattina e degenerate in violenze anche in altre zone del Paese. Fonti locali hanno segnalato che almeno 1.000 persone hanno avviato un corteo per le strade di Kunduz City, prima sfilando in modo pacifico, ma poi alzando i toni della protesta, con nutriti lanci di pietre contro edifici governativi, con azioni incendiarie e con l’assalto alla locale sede dell’Onu. Gli incidenti più gravi ieri sono avvenuti ad Herat, capoluogo della provincia in cui è stanziato il grosso del contingente militare italiano, e dove centinaia di persone hanno marciato contro il consolato degli Stati Uniti. Martedì scorso un ufficiale americano in servizio presso la base militare di Bagram aveva dato ordine di distruggere col fuoco materiale religioso islamico, fra cui alcune copie del Corano. Secondo i militari autori del gesto, i testi servivano a scrivere messaggi nascosti inviati all'esterno della base dai prigionieri.
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