Beni mobili e immobili ad Alessandria e in provincia di Reggio Calabria per un valore di un milione di euro e un'automobile che ne vale 25mila: sono l'oggetto del sequestro proposto dalla Divisione polizia anticrimine e accolto dal tribunale di Alessandria ai sensi della normativa antimafia nei confronti di Bruno Pronestì, arrestato a luglio del 2011 nell'ambito dell'operazione "Maglio" della Dda. di Torino per associazione a delinquere di stampo mafioso. Con Pronestì, ritenuto il capo della locale, furono arrestate altre sei persone: per tutti il tribunale ha disposto la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Gli accertamenti sul patrimonio di Pronestì e dei suoi familiari, svolti in collaborazione con la Guardia di finanza, hanno permesso di ricostruire una fitta rete di depositi e titoli non direttamente intestati a lui ma ai suoi familiari. Gli elementi raccolti dimostrano che tutti i beni sono comunque riconducibili a Bruno Pronestì. L'operazione si inquadra in una strategia nazionale ed internazionale di contrasto alla Criminalità Organizzata, di cui la legislazione italiana in materia di sequestro dei beni costituisce un caposaldo.
Via: TMNews
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