Un ragazzo di tredici anni si è ucciso lanciandosi dal balcone di casa, dopo un litigio con la madre che lo aveva rimproverato perchè lo aveva sorpreso a fumare una sigaretta. E' successo giovedì notte a Catania. Il ragazzo si è buttato dal balcone della cucina di casa, al terzo piano di un palazzo di via Vecchia Ognina, al centro della città. Soccorso è stato condotto d’urgenza all’ospedale Cannizzaro dove è morto prima dell’alba di venerdì. I rilievi sono stati eseguiti da carabinieri. Il ragazzino avrebbe compiuto 14 anni a fine maggio e non aveva mai avuto problemi né mostrato disagi psicologici. Secondo quanto ricostruito, la donna aveva fatto notare al figlio che il fumo nuoce alla salute, ma senza usare toni particolarmente severi. Il padre del ragazzo non era in casa al momento della tragedia, perché fuori per lavoro ed è rientrato d’urgenza a Catania. La famiglia, disperata, si è chiusa in un muto silenzio, e non ha parlato con i giornalisti. La Procura della Repubblica ha ritenuto di non fare svolgere ulteriori indagini, ritenendo il caso chiaro nella sua dinamica, e quindi chiuso il fascicolo disponendo la restituzione del corpo alla famiglia.
Via: La Stampa
Foto dal web
Nessun commento:
Posta un commento