Delitto via Poma, Busco assolto in appello per non aver commesso il fatto

Raniero Busco, condannato in primo grado per l'omicidio della ex fidanzata Simonetta Cesaroni, massacrata con 29 coltellate il 7 agosto 1990, è stato assolto in appello per non aver commesso il fatto. I giudici della Corte d'Appello di Roma lo hanno giudicato innocente.  La sentenza arriva dopo la super perizia fatta da tre esperti richiesta dopo la condanna in primo grado. La prima sezione della Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Roma si era ritirata in camera di consiglio. In primo grado Busco era stato condannato a 24 anni di reclusione. L'imputato era presente in aula assieme alla moglie, Roberta Milletari, che lo ha accompagnato in tutte le udienze. Tra il pubblico presente nella sala Europa della Corte d'Appello di Roma il fratello di Busco e gli amici. Esultanza e commozione al momento della sentenza. Il processo era iniziato il 3 febbraio 2010 e si era concluso il 26 gennaio 2011 tra numerose polemiche. I difensori di Busco avevano presentato il ricorso in appello e l'imputato era restato a piede libero. Poi il processo di secondo grado finito oggi. Decisiva per l'assoluzione di Busco la perizia disposta dalla Corte d'Assise d'Appello. I giudici di primo grado avevano ritenuto che il morso ritrovato sul seno sinistro della vittima fosse la firma dell'assassino. Tesi smentita in secondo grado.


Via: La Repubblica

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