Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia, naufragata davanti al Giglio, deve rimanere agli arresti domiciliari. Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione, Vincenzo Geraci, sollecitando ai giudici della IV sezione penale il rigetto dei ricorsi presentati sia dalla Procura di Grosseto che chiede che Schettino torni in carcere sia il rigetto del ricorso presentato dalla difesa contro l'ordinanza del Tribunale della libertà di Firenze dello scorso 6 febbraio. In particolare, la Procura di Grosseto chiede che l'ex comandante della Costa Concordia torni in carcere dopo il fermo disposto il 14 gennaio, sostenendo che sussista il rischio di reiterazione del reato come pure l'inquinamento probatorio. Nel suo ricorso in Cassazione, la difesa di Francesco Schettino punta alla liberazione dai domiciliari, condizione in cui l'ex comandante della Costa Concordia si trova dallo scorso 17 gennaio. Francesco Schettino, accusato di omicidio plurimo colposo, abbandono della nave e naufragio, oltre al deturpamento di habitat, il giorno di Pasqua, ha lasciato per tre ore la sua casa per recarsi a pranzo dalla sorella.
Via: Adnkronos
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