'Ndrangheta: infiltrazioni in appalti della A3, 12 fermi e sequestro beni

La 'ndrangheta negli appalti per la realizzazione del sesto macrolotto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Dodici fermati a Reggio Calabria in un'operazione dei carabinieri su ordine della Dda. Sono appartenenti alla 'ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca "Nasone-Gaietti", operante nel territorio del comune di Scilla, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dall'aver favorito un sodalizio mafioso. Gli accertamenti sono cominciati circa un anno fa, dopo l'arresto in flagranza di Giuseppe Fulco, presunto affiliato alla cosca di Scilla. Fulco, in quell'occasione fu preso mentre intascava una mazzetta di 6.000 euro, il 3% del valore dell'appalto. Le indagini successive hanno dimostrato come la cosca imponesse il versamento del 3% alle imprese impegnate nel completamento dei lavori di ammodernamento della SA-RC. Dopo due danneggiamenti subiti dalla ditta, i carabinieri hanno monitorato Fulco più volte sul cantiere a chiedere il pagamento della tangente. Da quell'episodio sono stati ricostruiti altri casi del genere. Nell'operazione 'Alba di Scilla', sono stati sequestrati beni e attività per svariati milioni di euro: sigilli a 32 beni immobili tra appartamenti, fabbricati e terreni, un bar pasticceria, conti correnti bancari e polizze assicurative.

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Foto: Calabria Propriety

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