Compatibilmente con le loro condizioni di salute vengono ascoltate, nell'ambito delle indagini, alcune delle ragazze ferite nell'attentato avvenuto il 19 maggio scorso davanti all'istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. L'esplosione ha causato la morte della 16enne Melissa Bassi, e il ferimento di altre cinque ragazze. E' un'attività, questa, che sta procedendo tenendo presente le condizioni psico-fisiche delle studentesse, anche se gli investigatori hanno ormai già ricostruito il momento preciso dell'esplosione. "Stiamo andando avanti con i piedi di piombo", dice all'ANSA il procuratore della Dda di Lecce Cataldo Motta. "Lo dico e lo ripeto: questa è una indagine molto delicata. Non sarà breve", aggiunge anche. "Non stiamo lasciando intentata - continua Motta - nessuna pista e stiamo verificando ogni segnalazione". Gli investigatori, nell'ambito delle indagini, stanno svolgendo controlli anche sulle pagine Facebook degli studenti dell'istituto Morvillo Falcone. Si attendono inoltre gli esiti dei vari esami di laboratorio compiuti sui reperti raccolti sul luogo dell'attentato. Veronica Capodieci, la più grave delle studentesse ferite nell’attentato, continua a lottare.
Via: Rai News 24
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