Cosenza, detenuto in cella di massima sicurezza disponeva di cellulare

Nel carcere di Rossano (Cosenza) è stato rinvenuto un telefono cellulare in uso ad un detenuto ristretto nel reparto alta sicurezza; il telefono cellulare era anche dotato di carica batteria. L'uomo era in cella con altri due detenuti. Lo denunciano
Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale. ''Nonostante tali episodi siano abbastanza frequenti negli istituti penitenziari italiani - aggiungono i due sindacalisti - non si comprende come mai l'amministrazione non provveda a dotare il personale di idonei strumenti per il rinvenimento dei telefoni cellulari, oppure a far schermare gli istituti, in modo da renderli inutilizzabili. Nel carcere di Rossano la situazione è sempre difficile, non solo per il sovraffollamento e la carenza di organico, ma anche e soprattutto per i difficili e conflittuali rapporti tra l'amministrazione locale e le organizzazioni sindacali, in particolare col Sappe, nonche' tra la stessa amministrazione e parte del personale. Purtroppo, i vertici dell'amministrazione nazionale e soprattutto regionale hanno dimostrato di non essere in grado di dare delle risposte adeguate a Rossano ed a tutti gli istituti della Calabria''.

Fonte: Sappe
Via: ASCA
Foto: Fdgroup

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