La Corte distrettuale federale di Portland in Oregon, ha stabilito lunedì 20 agosto che la Santa Sede "non può essere considerata come il datore di lavoro" dei sacerdoti e quindi responsabile in sede civile per gli abusi sessuali commessi dai chierici e dai religiosi. La
sentenza riguarda il caso di padre Andrew Ronan, dell'ordine del Servi di Maria, che nel 1965 aveva abusato di alcun ragazzi, a Chicago a Portland e a Benburg, in Irlanda. Ma questi episodi erano stati mantenuti segreti dall'ordine religioso e la Santa Sede era stata informata di tutto ciò soltanto nel momento in cui Ronan chiese di essere dimesso dallo stato clericale, concedendo in poche settimane la riduzione allo stato laicale. "Questo caso è importante - ha dichiarato l'avvocato della Santa Sede, Jeffry Lena, - perchè ancora una volta dimostra la distinzione tra certe accuse e la realtà delle cose che emerge dai documenti. Dopo aver esaminato centinaia di pagine, il giudice non ha trovato alcun fondamento alla tesi dell'accusa che voleva considerare la Santa Sede 'datore di lavoro' di Ronan o comunque coinvolta nei fatti accaduti". L'avvocato Jeff Anderson, che rappresenta molte vittime di abusi sessuali negli States, ha comunque annunciato ricorso in appello.
Fonte: Vatican Insider
Via: Affari Italiani
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