Sulcis: operai barricati in miniera con esplosivo a 373 metri di profondità

Prosegue la protesta dei 40 minatori che, ieri alle 22.30, hanno occupato la miniera di carbone di Nuraxi Figus, a Gonnesa, in provincia di Carbonia-Iglesias, asserragliandosi a 373 metri sotto terra. La protesta è esplosa per convincere il governo a sbloccare il progetto di
rilancio della miniera con la produzione di energia pulita dal carbone attraverso la cattura e lo stoccaggio di CO2 nel sottosuolo. All'ingresso della miniera della Carbosulcis tre cumuli di carbone appena estratto impediscono l'accesso alle auto. L'occupazione della miniera, che riporta il Sulcis indietro negli anni, quando l'occupazione delle gallerie era il simbolo della lotta del territorio, arriva a pochi giorni dal vertice che si terrà al ministero dello Sviluppo economico per la "vertenza Sulcis" per le aziende in crisi: venerdì prossimo, 31 agosto, la Regione insieme ai sindacati incontrerà il governo per Alcoa, Eurallumina, Portovesme srl e Carbosulcis. All'interno della miniera vi è anche custodito esplosivo, circa 350 chili, utilizzato dai minatori durante le lavorazioni e ora "sequestrato" dagli occupanti. In passato la miniera, che occupa attualmente 463 lavoratori, è stata occupata altre tre volte: nel 1984, nel 1993 e nel 1995, quando i lavoratori rimasero asserragliati in galleria per 100 giorni.

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Foto: Unione Sarda

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