L'ambasciatore, Chris Stevens e altri tre americani, tra cui due marine, sono rimasti uccisi nell'attacco contro il consolato Usa a Bengasi. Secondo il governo libico nella serata di martedì centinaia di persone che disponevano di armi pesanti e Rpg si sono radunate davanti al consolato Usa per protestare contro un film prodotto in Usa, intitolato The Innocence of Muslims e ritenuto offensivo contro la figura del Profeta Maometto, che aveva già scatenato le proteste in Egitto. A un certo punto, la tensione è diventata incontenibile e qualcuno ha cominciato a sparare: immediata la reazione dei marines che proteggevano l'edificio che hanno aperto il fuoco. Nello scontro a fuoco sono morti due marines, mentre l'ambasciatore Stevens è rimasto soffocato dai fumi dell'incendio divampato all'interno. Intorno alle 5 del mattino, mentre da Tripoli arrivava un aereo per evacuare lo staff diplomatico americano, le forze libiche sono riuscite a trasferire il personale in un luogo giudicato più sicuro; ma i manifestanti libici sono riusciti comunque a individuarlo e lo hanno assaltato, uccidendo altri due funzionari e ferendo altre 14 persone. Il gruppo radicale Ansar al-Sharia, milizia islamica legata ad al-Qaeda, ha rivendicato l'attacco. Secondo una fonte del Pentagono il presidente americano ha deciso di inviare in Libia un reparto di marine specializzato nella lotta al terrorismo.
Via: TGCom
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