Trattativa con mafia, Martelli: ruolo chiave di Scalfaro in cedimento Stato

L'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli è tornato ad attaccare l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, scomparso alla fine di gennaio, per il suo ruolo nella sostituzione degli "uomini chiave della lotta alla mafia" durante la stagione delle stragi,
come già aveva fatto lo scorso agosto nel corso di un'intervista. E', in sintesi, quanto ha sostenuto in più riprese l'ex Guardasigilli in un'audizione, martedì, davanti alla commissione Antimafia. "Non ho mai parlato, in quegli anni, di trattativa - dice Martelli - ma di sicuro ci fu un cedimento dello Stato. Un compromesso dello Stato nel tentativo di fermare le stragi". Cedimento che non costituisce un vero e proprio reato "ma un crimine politico sì". In quel cedimento, afferma, ebbe ruolo di "dominus Scalfaro, che regnava, non era isolato, aveva intorno a sé uomini a lui devoti, che a lui dovevano il loro ruolo: Mancino, Giuliano Amato, capo della polizia Vincenzo Parisi, quello del Dap Adalberto Capriotti, da lui voluto al posto di quel dittatore di Niccolò Amato", come scrissero i familiari dei mafiosi al 41 bis. Alla domanda della Commissione su cosa allora fermò le stragi di mafia, Martelli ha risposto: "Fu la disarticolazione dell'esercito mafioso".

Via: Adnkronos

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