Omicidio-suicidio ieri mattina a Leporano in provincia di Taranto. Un vigilante di 55 anni, gravemente malato e da tempo in cassa integrazione, ha sparato alla maggiore delle sue due figlie, una studentessa universitaria di 28 anni, uccidendola, e
poi si è suicidato. Il padre, Emidio Fanelli, una guardia giurata, aveva deciso di farla finita e stava per spararsi quando la giovane, Rossana, studentessa universitaria, è intervenuta cercando di disarmarlo. Sembra che sia partito un colpo che ha ucciso la donna. Subito dopo l'uomo si sarebbe ucciso. Questa la prima ricostruzione dei carabinieri e degli uomini della Scientifica, che hanno raccolto le testimonianze sul posto. La tragedia si è verificata nell'abitazione dove i due vivevano, in via Vivaldi. Il cadavere della ragazza è stato trovato riverso sul pavimento del bagno, quello del padre sul divano. Nelle prossime ore saranno sottoposti ad autopsia. L'uomo era da tempo in cassa integrazione e aveva scoperto da poco di avere una grave malattia. Oltre alla giovane rimasta uccisa, il vigilante aveva anche un'altra figlia, più piccola. La famiglia delle vittime in paese è descritta come gente per bene: lui, tutto dedito al lavoro e alla famiglia ma provato dalla malattia; la ragazza, invece, piena di vita e sempre sorridente.
poi si è suicidato. Il padre, Emidio Fanelli, una guardia giurata, aveva deciso di farla finita e stava per spararsi quando la giovane, Rossana, studentessa universitaria, è intervenuta cercando di disarmarlo. Sembra che sia partito un colpo che ha ucciso la donna. Subito dopo l'uomo si sarebbe ucciso. Questa la prima ricostruzione dei carabinieri e degli uomini della Scientifica, che hanno raccolto le testimonianze sul posto. La tragedia si è verificata nell'abitazione dove i due vivevano, in via Vivaldi. Il cadavere della ragazza è stato trovato riverso sul pavimento del bagno, quello del padre sul divano. Nelle prossime ore saranno sottoposti ad autopsia. L'uomo era da tempo in cassa integrazione e aveva scoperto da poco di avere una grave malattia. Oltre alla giovane rimasta uccisa, il vigilante aveva anche un'altra figlia, più piccola. La famiglia delle vittime in paese è descritta come gente per bene: lui, tutto dedito al lavoro e alla famiglia ma provato dalla malattia; la ragazza, invece, piena di vita e sempre sorridente.
Via: TG Com
Foto: Facebook
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