Strage davanti a un forno nella città di Halfaya, nella provincia di Hama, in Siria. Decine di persone, tra cui donne e bambini, in fila per comprare il pane sono state trucidate dai missili sparati dai cacciabombardieri di Damasco. Il bilancio, ancora non definitivo,
parla di almeno 90 vittime, tutte civili, ma secondo fonti locali, il numero dei morti potrebbe essere tre volte maggiore. Centinaia i feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche. La città di Halfaya era stata liberata solo una settimana prima di questo raid, ma l'esercito continua ad accerchiarla e per i cittadini cibo, acqua ed energia sono razionati. Per questo erano accorsi in migliaia davanti al panificio nel primo giorno in cui era ripresa la produzione. L'attacco davanti al panificio è avvenuto nel pomeriggio del 23 dicembre, proprio nel giorno in cui è arrivato a sorpresa nel Paese l'inviato speciale per la Siria dell'Onu e della Lega araba, Lakhtar Brahimi, con l'obiettivo di aprire un negoziato tra il governo di Damasco e i leader dei ribelli che si oppongono al regime di Bashar al-Hassad. Nella mattinata di ieri i ribelli siriani, citati dall'emittente Al Jazeera, avevano detto di aver conquistato la base militare governativa di Ras al-Ein, alla periferia di Damasco, dopo violenti scontri con le truppe fedeli a Bashar al Assad. Scontri ci sono stati anche nelle aree periferiche di Damasco di Darya e Arabeen.
Via: TMNews
parla di almeno 90 vittime, tutte civili, ma secondo fonti locali, il numero dei morti potrebbe essere tre volte maggiore. Centinaia i feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche. La città di Halfaya era stata liberata solo una settimana prima di questo raid, ma l'esercito continua ad accerchiarla e per i cittadini cibo, acqua ed energia sono razionati. Per questo erano accorsi in migliaia davanti al panificio nel primo giorno in cui era ripresa la produzione. L'attacco davanti al panificio è avvenuto nel pomeriggio del 23 dicembre, proprio nel giorno in cui è arrivato a sorpresa nel Paese l'inviato speciale per la Siria dell'Onu e della Lega araba, Lakhtar Brahimi, con l'obiettivo di aprire un negoziato tra il governo di Damasco e i leader dei ribelli che si oppongono al regime di Bashar al-Hassad. Nella mattinata di ieri i ribelli siriani, citati dall'emittente Al Jazeera, avevano detto di aver conquistato la base militare governativa di Ras al-Ein, alla periferia di Damasco, dopo violenti scontri con le truppe fedeli a Bashar al Assad. Scontri ci sono stati anche nelle aree periferiche di Damasco di Darya e Arabeen.
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