Oltre 600.000,00 euro rinvenuti nei conti correnti personali e societari e 37 fra terreni e fabbricati, ubicati in provincia di Carbonia-Iglesias, è il risultato di un sequestro effettuato dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Carbonia al termine di una complessa attività che ha visto coinvolto un imprenditore, ora indagato per l'ipotesi di truffa aggravata, in danno della Regione Autonoma Sardegna. La genesi della vicenda ripercorre il classico finanziamento ai fondi regionali, questa volta per circa 3 milioni di euro, ottenuti mediante vari artifizi tra cui l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti che hanno permesso, inizialmente alla società sulcitana, di far confluire nelle sue casse le somme destinate all'ampliamento di uno stabilimento. A tali conclusioni sarebbero giunte le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Cagliari, svolte dalla finanzieri di Carbonia e confermate dal Gip del capoluogo sardo con l'emissione di un provvedimento di sequestro preventivo "per equivalente". L'attività nasce da una verifica fiscale delle Fiamme Gialle di Carbonia proprio nei confronti della ditta, principale emittente delle fatture false, che oltre ad essere un evasore totale avrebbe operato quasi esclusivamente per conto della società indagata, che ora rischia la confisca definitiva dei beni sequestrati.
Via: Guardia di Finanza
Foto da video
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