A quasi un anno dall'agguato ad Alberto Musy nell'androne della sua casa a Torino, è stato fermato il suo presunto sparatore. Si chiama Francesco Furchì, è nato a Ricadi in provincia di Vibo Valentia, ed è accusato di aver sparato quattro colpi di pistola al
consigliere Udc, tendendogli un agguato nell'androne della sua abitazione lo scorso 21 marzo. Fermato la notte scorsa dalla squadra mobile di Torino, secondo il procuratore capo Giancarlo Caselli, Furchì "agì con premeditazione e con motivi abbietti". Alla base del gesto ci sarebbe un intreccio di tre moventi, secondo quanto riferiscono dalla squadra mobile torinese, un mancato appoggio da parte della vittima con riferimento a un concorso per una cattedra universitaria a Palermo, la mancata nomina dell'indagato a cariche nel perimetro comunale, dopo che l'indagato aveva profuso il suo impegno nella campagna elettorale di Musy, in corsa per Palazzo Civico a Torino, e infine il mancato impegno di Musy nel reperire investimenti da convogliare in Arenaways. "Si tratta ovviamente delle percezioni soggettive dell'indagato, che ha finito per maturare un solido rancore nei confronti della vittima", ha precisato Caselli. A incastrare Furchì ci sono anche le conclusioni di alcune consulenze tecniche.
consigliere Udc, tendendogli un agguato nell'androne della sua abitazione lo scorso 21 marzo. Fermato la notte scorsa dalla squadra mobile di Torino, secondo il procuratore capo Giancarlo Caselli, Furchì "agì con premeditazione e con motivi abbietti". Alla base del gesto ci sarebbe un intreccio di tre moventi, secondo quanto riferiscono dalla squadra mobile torinese, un mancato appoggio da parte della vittima con riferimento a un concorso per una cattedra universitaria a Palermo, la mancata nomina dell'indagato a cariche nel perimetro comunale, dopo che l'indagato aveva profuso il suo impegno nella campagna elettorale di Musy, in corsa per Palazzo Civico a Torino, e infine il mancato impegno di Musy nel reperire investimenti da convogliare in Arenaways. "Si tratta ovviamente delle percezioni soggettive dell'indagato, che ha finito per maturare un solido rancore nei confronti della vittima", ha precisato Caselli. A incastrare Furchì ci sono anche le conclusioni di alcune consulenze tecniche.
Fonte: TMNews
Foto: AdnKronos
Nessun commento:
Posta un commento