Egitto: due anni da rivoluzione ancora scontri, oltre 100 feriti - video

Due anni dopo la rivoluzione egiziana, è ancora la rabbia ad animare le celebrazioni in piazza Tahrir. Nel secondo anniversario dalla caduta di Hosni Mubarak, i nuovi nemici sono il presidente Mohamed Morsi e i Fratelli musulmani. L'opposizione
laica è contro la svolta islamista introdotta dalla nuova Costituzione. Oltre cento i feriti in tutto il Paese, in fiamme la sede della fratellanza a Ismailiya, circondato l'edificio della tv di Stato. "La gente non si darà pace fino a quando non saranno accolte le nostre richieste - spiega il regista egiziano, Khaled Youssef - Innanzitutto, la cacciata del regime attuale, che non rappresenta le aspirazioni e gli obiettivi della rivoluzione". Al Cairo, la polizia ha respinto con i gas lacrimogeni il tentativo di assalto al palazzo presidenziale. I manifestanti hanno cercato di superare la barriera eretta a difesa degli edifici governativi e di entrare nella sede dell'Accademia delle Scienze. Ad Alessandria, i feriti sono quarantacinque. Secondo un'emittente panaraba, alcune persone sono state raggiunte da colpi d'arma da fuoco, durante un assalto alla sede del governo. Sventato il tentato attacco alla casa natale del presidente Mohamed Morsi, nella provincia di Sharqya. E almeno sei persone sono rimaste uccise a Suez da colpi d'arma da fuoco durante i disordini, riferiscono fonti mediche.




Via: Euronews

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