"Per la prima volta, dopo oltre trent'anni, si sono ritrovati insieme i maggiori protagonisti della lotta armata e tanti giovani, molti dei quali nati quando le Br maturavano la consapevolezza della 'ritirata strategica'. I funerali di Prospero Gallinari, per il dibattito che li ha preceduti sui giornali e sui blog tradizionalmente vicini alle posizioni dei 'detenuti politici' e per la significativa presenza di militanti di ieri e di oggi, hanno assunto la connotazione di un evento politico di cui va colta la portata". Lo afferma il criminologo Giulio Vasaturo, docente alla "Sapienza" di Roma. "La morte di Gallinari ha svelato al Paese quanto sia tuttora vivo un fermento rivoluzionario che guarda al passato e che, in questa congiuntura difficile, ripropone visi, gesti e toni che rischiano di animare nuove vocazioni di rivolta. E tutto ciò, verosimilmente, al di là della stessa volontà di molti di quei 'reduci' che a Coviolo hanno salutato l'uomo con cui hanno condiviso illusioni, crimini, fallimenti e lunghe detenzioni", conclude. Prospero Gallinari, l'ex componente delle Brigate Rosse reggiano, è stato trovato morto la mattina del 14 gennaio scorso nel garage della sua abitazione di via Fenulli a Reggio nell'Emilia. Probabilmente il decesso di Gallinari, 62 anni, sarebbe avvenuto a causa di un malore. Nel 1979 prese parte al sequestro di Aldo Moro.
Fonte: Adnkronos
Via: Libero Quotidiano
Foto da video
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