Le bollette del gas scenderanno complessivamente nel 2013 del 6-7%, con un risparmio pari a circa 90 euro su base annua. Lo ha ricordato l'Autorità per l'energia spiegando che questa diminuzione è frutto dell'imminente introduzione di nuovi
meccanismi di aggiornamento della materia prima. E' positivo l'annuncio del taglio delle bollette da parte dell'Autorità per l'energia dopo che nel 2012 i prezzi dei beni non regolamentati come l'energia elettrica e il gas naturale hanno subito un rincaro record del 13,4 per cento, più che raddoppiato rispetto a quello del 2011 (6,3%). E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati ufficiali dell'Istat sull'inflazione, nel commentare il risparmio di circa 90 euro su base annua sulle bollette del gas stimato dall'Autorità dell'energia a seguito della prevista diminuzione delle bollette del gas a partire da aprile. "L'aumento della spesa energetica in un momento di crisi ha un doppio effetto negativo perché - sottolinea la Coldiretti - riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare". Adusbef e Federconsumatori ricordano che solo il 37,4 per cento della fattura delle famiglie riguarda la materia prima, mentre il 62,6% è riferito a oneri di altro tipo (distribuzione, trasporto, assicurazioni etc).
Fonte: AGI
Via: TMNews
Foto dal web
meccanismi di aggiornamento della materia prima. E' positivo l'annuncio del taglio delle bollette da parte dell'Autorità per l'energia dopo che nel 2012 i prezzi dei beni non regolamentati come l'energia elettrica e il gas naturale hanno subito un rincaro record del 13,4 per cento, più che raddoppiato rispetto a quello del 2011 (6,3%). E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati ufficiali dell'Istat sull'inflazione, nel commentare il risparmio di circa 90 euro su base annua sulle bollette del gas stimato dall'Autorità dell'energia a seguito della prevista diminuzione delle bollette del gas a partire da aprile. "L'aumento della spesa energetica in un momento di crisi ha un doppio effetto negativo perché - sottolinea la Coldiretti - riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare". Adusbef e Federconsumatori ricordano che solo il 37,4 per cento della fattura delle famiglie riguarda la materia prima, mentre il 62,6% è riferito a oneri di altro tipo (distribuzione, trasporto, assicurazioni etc).
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