E' finita a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, la latitanza del boss Filippo Barresi considerato un esponente di spicco della mafia messinese. Barresi era ricercato dal giugno del 2011, da quando aveva fatto perdere le sue tracce sfuggendo
all'arresto nell'ambito dell'operazione antimafia "Gotha". Gli agenti del commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto, in collaborazione con la Squadra mobile di Messina, lo hanno rintracciato nell'abitazione di un complice, arrestato per favoreggiamento. I poliziotti hanno circondato l'edificio, facendo irruzione dalle finestre e scovandolo nel sottotetto mentre il complice si era rifugiato nel box doccia. Filippo Barresi, accusato di associazione mafiosa, era l'unico esponente di vertice delle cosche barcellonesi a essere rimasto in libertà dopo gli arresti del 2011 e, da latitante, continuava a gestirne le strategie criminali. A lui si attribuiscono diversi omicidi commessi tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90; ultimamente, invece, si dedicava a estorsioni e attività imprenditoriali di copertura attraverso alcune società riconducibili a lui e altri esponenti mafiosi. Barresi è stato coinvolto nei principali procedimenti penali nei confronti delle associazioni mafiose operanti nella zona tirrenico-nebroidea della provincia dello Stretto.
Fonte: TMNews
all'arresto nell'ambito dell'operazione antimafia "Gotha". Gli agenti del commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto, in collaborazione con la Squadra mobile di Messina, lo hanno rintracciato nell'abitazione di un complice, arrestato per favoreggiamento. I poliziotti hanno circondato l'edificio, facendo irruzione dalle finestre e scovandolo nel sottotetto mentre il complice si era rifugiato nel box doccia. Filippo Barresi, accusato di associazione mafiosa, era l'unico esponente di vertice delle cosche barcellonesi a essere rimasto in libertà dopo gli arresti del 2011 e, da latitante, continuava a gestirne le strategie criminali. A lui si attribuiscono diversi omicidi commessi tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90; ultimamente, invece, si dedicava a estorsioni e attività imprenditoriali di copertura attraverso alcune società riconducibili a lui e altri esponenti mafiosi. Barresi è stato coinvolto nei principali procedimenti penali nei confronti delle associazioni mafiose operanti nella zona tirrenico-nebroidea della provincia dello Stretto.
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