E' un giallo l'omicidio di don Michele Di Stefano, il parroco di 79 anni ucciso martedì nella canonica della chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe, nella frazione di Ummari a Trapani. I carabinieri, che indagano, continuano a vagliare l'ipotesi di un furto o di rapina finiti nel sangue, anche se l'appartamento era in ordine e non è stato portato via nulla. Non si escludono però altri scenari, come quello della vendetta di un balordo. Ieri mattina gli esperti del Ris di Messina sono tornati nell'abitazione del sacerdote per effettuare nuovi rilievi. Martedì la scientifica dei carabinieri aveva repertato alcune schegge di legno, e si sta verificando se appartengano all'arma impropria usata contro il parroco. L'assassino sarebbe entrato da una finestra, che è stata forzata, sul retro dell'appartamento che dà all'interno della parrocchia. Il religioso, parroco di Ummari da tre anni e mezzo, dopo aver retto per 42 anni la parrocchia di un'altra frazione trapanese, quella di Fulgatore, ed era molto benvoluto dalla sua comunità. Alla notizia del delitto, i fedeli si erano radunati sgomenti davanti alla chiesa. Martedì don Di Stefano era atteso a pranzo dalla sorella a Calatafimi, suo paese d'origine. Non vedendolo arrivare, e non ricevendo risposta al telefono, i familiari hanno contattato un vicino che si è recato in canonica e ha scoperto il cadavere.
Via: AGI
Foto archivio
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