Non sapeva nuotare Riccardo G., il 16enne di Amandola (Fermo) trovato morto annegato stamattina in mare nella zona del Lido di Fermo, nelle Marche. A spiegarlo alla Guardia Costiera, che lo cercava da stamattina all'alba, sono stati i genitori del giovane, avvertiti del tragico incidente. Fatale è stata una gita in pedalò con altri tre amici, la scorsa notte. I quattro non sapevano che spesso la notte, soprattutto quando le condizioni meteo-marine sono poco favorevoli (anche se stanotte non erano critiche), i gestori degli stabilimenti balneari tolgono ai pedalò i tappi, proprio per evitare che vengano utilizzati. Così i quattro hanno messo l'imbarcazione in mare, ma dopo poche decine di metri questo ha iniziato a diventare instabile e ad imbarcare acqua. I ragazzi sono caduti in mare: due sono tornati a riva senza problemi, un terzo con molta difficoltà (è stato poi portato al pronto soccorso di Fermo dal 118 con un principio di annegamento), mentre di Riccardo non c'era più traccia. Avvertita la polizia, verso l'alba sono partite le ricerche in mare, coordinate dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto. Il corpo senza vita è stato trovato poco dopo le 11 a circa 700 metri più a sud rispetto alla zona dove si erano messi in mare i 4 giovani, di fronte al camping "4 cerchi" al Lido di Fermo. Avvistato da un gommone della Costiera, per le difficili condizioni del mare è stato possibile recuperarlo più tardi in prossimità degli scogli da un'acqua-scooter dei Vigili del fuoco. Alle ricerche hanno partecipato una motovedetta e il nucleo subacqueo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, due gommoni della Guardia Costiera e della Protezione civile di Porto San Giorgio, alcune unità dei Vigili del Fuoco con un gommone e un acqua-scooter, un elicottero della Finanza, diversi bagnini di salvataggio del litorale di Fermo della cooperativa Marina Service.
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