Il bracconiere austriaco che ha ucciso tre agenti e un paramedico prima di barricarsi nel suo maso, è stato trovato morto nella fattoria. Lo ha reso noto la polizia austriaca riferendo che l'uomo, Alois Huber, 55 anni, si è suicidato, dandosi fuoco. Il corpo è stato rinvenuto carbonizzato dopo una perlustrazione nel suo podere, nei pressi di Melk. Durante la notte gli agenti hanno visto il fuoco uscire dalla casa e dopo un operazione durata cinque ore hanno scoperto un corpo bruciato, che hanno ipotizzato fosse quello del killer. Durante la fuga aveva sparato ad un poliziotto, morto poche ore dopo in ospedale e poco più tardi aveva ucciso un infermiere venuto in soccorso. Successivamente l'uomo aveva rubato un'auto della polizia, aveva ucciso un agente e ne aveva preso un altro in ostaggio, portandolo nella sua fattoria, dove si era asserragliato. Il cadavere del poliziotto preso in ostaggio era stato trovato nella macchina rubata, nascosta in un capanno della casa. Le forze dell'ordine non riuscivano ad avvicinarsi perchè l'uomo aveva a disposizione armi da caccia capaci di trapassare i giubbotti antiproiettile. Huber era già conosciuto nella zona per aver creato problemi alla polizia locale e ai cacciatori, spesso lasciando animali morti sulla strada. La licenza di caccia gli era stata revocata molti anni fa. Il governo provinciale della Bassa Austria ha ordinato bandiere nere da tutti gli edifici pubblici in onore delle vittime del killer.
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