Compagnie fantasma, polizze contraffatte e siti non conformi alla normativa. Il rischio truffa nel settore Rc auto è in costante evoluzione. Tanto più che la crisi spinge a tagliare il più possibile le spese per la gestione dell'auto, alimentando la ricerca di soluzioni low cost. I dati raccolti dall'Adnkronos fotografano un trend in crescita: sono più che raddoppiati in un anno i casi accertati di commercializzazione di 'pacchetti' di contratti falsi denunciati dall'Ivass, 11 nei primi 8 mesi del 2013 contro 5 nello stesso periodo 2012 e 7 nel 2011. Si tratta, per questa tipologia di truffe, di contratti che sfruttano il nome di compagnie esistenti e autorizzate a operare in Italia. Ma distribuite da soggetti non iscritti nel Registro unico degli intermediari assicurativi e non presenti nell'Elenco degli intermediari della Unione Europea. Ultimo caso, clamoroso, quello che ha coinvolto Sara Assicurazioni, la compagnia assicurativa ufficiale dell'Aci. Polizze Rc auto a tempo (5 giorni) sono risultate contraffatte e diffuse da due broker, Valter Sparvieri e Gold Broker di Bergamo, con cui la compagnia assicurativa, ha fatto sapere l'Ivass, ha dichiarato di non avere alcun rapporto. Altra nuova frontiera del raggiro è la diffusione online di polizze, anche temporanee, che non consentono l'identificazione dell'intermediario: per la prima volta quest'anno, l'Autorità ha segnalato 5 siti internet che non sono conformi alla disciplina sull'intermediazione assicurativa: autotranzit.it; tranzitior.com; emissione5giorni.com; polizza5giorni.it; privatimport.it. Sono siti internet che continuano a operare, con slogan accattivanti e rassicurazioni annesse. In calo, invece, le segnalazioni dell'Ivass sulle imprese non autorizzate: 9 casi nei primi otto mesi 2013, sono stati 32 nello stesso periodo 2012 e 20 in quello 2011.
Via: Adnkronos
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