Ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per l'ex governatrice della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti (Pd) nell'ambito dell'inchiesta sul nodo fiorentino dell'alta velocità. La presidente di Italferr (Gruppo FS) è indagata per associazione a delinquere, corruzione e abuso d'ufficio. Lorenzetti si trova attualmente nella sua casa di Foligno. A far scattare la misura cautelare, secondo quanto scritto nell'ordinanza, c'è il rischio di reiterazione del reato. Oltre alla ex presidente dell'Umbria, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Firenze, altre cinque persone sono finite agli arresti domiciliari. L'accusa nei confronti della Lorenzetti è di aver fatto favori ad alcune aziende, impegnate nei lavori della Tav, in cambio di favori per il marito. ''L'appartenenza alla 'squadra' più volte richiamata da Maria Rita Lorenzetti riporta ad un articolato sistema corruttivo'', scrive nelle 450 pagine di ordinanza di custodia cautelare il gip presso il tribunale di Firenze Angelo Antonio Pezzuti. Nello specifico l'ex Governatrice avrebbe messo a disposizione ''le proprie conoscenze personali, i propri contatti politici e una vasta rete di contatti grazie ai quali era in grado di promettere utilità ai pubblici ufficiali avvicinati, nell'interesse e a vantaggio della controparte Novadia e Coopsette, (che si sono aggiudicate l'appalto, ndr) da cui poi pretendeva favori per il marito nell'ambito della ricostruzione dell'Emilia''. A gennaio scorso, la procura di Firenze aveva emesso avvisi di garanzia nei confronti di 31 persone, tra i quali Maria Rita Lorenzetti, la cui casa ed ufficio erano stati perquisiti dai carabinieri del Ros.
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