Strage in un quartier generale della Marina degli Stati Uniti a Washington: il drammatico bilancio è di almeno 13 morti compreso il killer e diversi feriti, di cui tre versano in condizioni critiche. Ad aprire il fuoco, con armi automatiche, è stato un
uomo, poi ucciso, e infine identificato come Aaron Alexis, di 34 anni, originario di Fort Worth, in Texas. Ma fonti ufficiali hanno riferito che forse non era solo e la polizia sta ora conducendo una vasta caccia all'uomo: ricerca attivamente un'altra persona, "probabilmente" coinvolta. Le misure di allerta a Washington restano però elevate, tanto che gli edifici del Senato a Capitol Hill sono stati chiusi in via precauzionale. E' stato ''un atto di codardia, che ha colpito militari e civili qui, in casa nostra'', ha detto il presidente Barack Obama, ''sarà fatta luce'', ha aggiunto. Il sindaco di Washington, Vincent Gray, ha parlato dal canto suo di "un incidente isolato", affermando che i motivi della strage sono ancora sconosciuti, ma ha aggiunto che non c'è alcuna "indicazione che si tratti di un atto di terrorismo", anche se l'ipotesi, ha detto, ancora non può essere esclusa. La Marina ha riferito che la sparatoria è iniziata alle 08:20 locali all'interno del Navy Yard, nell'edificio 197, che ospita il quartier generale del Naval Sea Systems Command (NAVSEA). La Washington Navy Yard, la cui costruzione risale al 1799, ospitava un tempo i cantieri navali e gli impianti per la produzione di armamenti della Marina Militare degli Stati Uniti.
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